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Sètale Moscato
€32,00MOSCATO PASSITO
Quando nel 2021 Luca Scapola ha dato inizio alla produzione del passito con la vendemmia del Moscato bianco, non ha avuto alcun dubbio. Era un’annata davvero speciale perché a maggio di quello stesso anno era nato Alessandro, frutto dell’unione con la moglie Selene. Nel 2021 Luca già sapeva che, oggi, avrebbe dedicato a suo figlio non solo il passito, ma uno dei ricordi più dolci della sua infanzia: l’inebriante profumo aromatico del Moscato coltivato dal padre Michele, che ha permeato i luoghi della sua famiglia e ogni anfratto della sua memoria. E lo sapeva perché l’amore ci porta a essere desiderosi di dedicare parte del nostro meglio alle persone per noi importanti. Scaviamo, come archeologi dell’intimità, e quando poi lo abbiamo trovato, il nostro meglio, gli diamo una forma e lo doniamo. Il dolce ricordo di Luca lega tre generazioni prendendo oggi la forma di queste bottiglie di passito. Due, una ottenuta da uve Moscato bianco e l’altra da Aleatico, perché si sa che quando una cosa è importante la si fa in grande.Il nome “sètale” deriva dall’unione di due parole: “seta” e “ale”. La prima racchiude in sé tutta la morbidezza del vino passito; la seconda è il diminutivo di Alessandro.In etichetta, da un piccolo ragnetto dai colori vibranti si diramano dorati motivi vegetali, come preziose storie tramandate nei decenni.La seta di ragno è la fibra più resistente che esiste in natura e non c’è legame più forte di quello tra genitore e figlio.
Giallo dorato con note di albicocca disidratata, cedro candito, miele e frutta secca. Sorso dolce e vellutato, progressione elegante che conduce ad una lunga chiusura, giocata tra agrumi e sale.
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Sètale Aleatico
€32,00ALEATICO PASSITO
Quando nel 2021 Luca Scapola ha dato inizio alla produzione del passito con la vendemmia del Moscato bianco, non ha avuto alcun dubbio. Era un’annata davvero speciale perché a maggio di quello stesso anno era nato Alessandro, frutto dell’unione con la moglie Selene. Nel 2021 Luca già sapeva che, oggi, avrebbe dedicato a suo figlio non solo il passito, ma uno dei ricordi più dolci della sua infanzia: l’inebriante profumo aromatico del Moscato coltivato dal padre Michele, che ha permeato i luoghi della sua famiglia e ogni anfratto della sua memoria. E lo sapeva perché l’amore ci porta a essere desiderosi di dedicare parte del nostro meglio alle persone per noi importanti. Scaviamo, come archeologi dell’intimità, e quando poi lo abbiamo trovato, il nostro meglio, gli diamo una forma e lo doniamo. Il dolce ricordo di Luca lega tre generazioni prendendo oggi la forma di queste bottiglie di passito. Due, una ottenuta da uve Moscato bianco e l’altra da Aleatico, perché si sa che quando una cosa è importante la si fa in grande.Il nome “sètale” deriva dall’unione di due parole: “seta” e “ale”. La prima racchiude in sé tutta la morbidezza del vino passito; la seconda è il diminutivo di Alessandro.In etichetta, da un piccolo ragnetto dai colori vibranti si diramano dorati motivi vegetali, come preziose storie tramandate nei decenni.La seta di ragno è la fibra più resistente che esiste in natura e non c’è legame più forte di quello tra genitore e figlio.
Rosso rubino dal bouquet di prugna disidratata e confettura di ciliegie, su un letto di rosa appassita, mirto e balsamicità. Sorso pieno, avvolgente, di equlibrata dolcezza e lunga progressione fruttata.